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Pantelleria è una splendida isola collocata in mezzo al Mediterraneo, circondata da un mare dalle acque limpide e di un blu intenso. Fa parte della provincia di Trapani e si trova a 110 chilometri a sud ovest della Sicilia e a soli 65 chilometri a nord est della Tunisia, le cui coste sono spesso visibili a occhio nudo dall’isola. Pantelleria, che ha un’origine vulcanica, presenta un clima molto caldo e la sua vegetazione è costituita dalla tipica macchia mediterranea.
In questo contesto ambientale e paesaggistico, spicca una costruzione molto particolare e caratteristiche dell’isola: il dammuso.
Vediamo insieme cosa sono i dammusi di Pantelleria e quali sono le loro caratteristiche.
Il dammuso di Pantelleria è una struttura architettonica in pietra, che nasce dal lavoro dei contadini panteschi e ha una derivazione araba.
Si tratta di una costruzione rurale che tiene conto delle peculiarità del territorio dell’isola, ossia la presenza di forti venti, il caldo, la scarsità di piogge e la ricchezza di materiale lavico.
Queste strutture sono realizzate infatti in pietra lavica locale, che viene murata a secco con duplice paramento di pietre sbozzate a spacco e che va a formare dei muri di un certo spessore, capaci quindi di riparare da vento e calore.
Il dammuso nasce dalla rielaborazione e dall’unione di due tipologie di struttura precedentemente esistenti: il cumulo per quanto riguarda l’aspetto esterno e la cisterna per quanto riguarda gli interni.
Questo tipo di casa può avere un unico vano, nel qual caso viene definita sardune, o più vani, e viene chiamata loku.
Il dammuso ha una pianta quadrangolare ed è sormontato da una copertura a cupola imbiancata a calce, che serve a convogliare l’acqua piovana nelle cisterne.
I muri, molto spessi, possono arrivare a misurare fino a 1,40 metri di spessore e assicurano l’isolamento termico, che è favorito anche dalla presenza di finestre e porte di piccole dimensioni.
Altri elementi strutturali e architettonici del dammuso sono la casena, una nicchia nelle pareti, la ducchena, una banchina in pietra addossata alle pareti, la pinnata, una tettoia con travi in legno e copertura di canne, e il passiaturi, un corridoio scoperto per il collegamento e il passaggio tra gli ambienti.
All’esterno vi è una costruzione circolare aperta che si chiama jardinu e che è deputata alla coltivazione degli alberi da frutto, protetti dal vento grazie alla muratura.
Il dammuso, circondato da uliveti e giardini con palme e bouganville, è un elemento tradizionale di Pantelleria, che oggi può permettere a chi vi soggiorna un’esperienza unica e lontana dalla quotidianità.