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È chiamato Bonus Restauro il Fondo istituito per il restauro e altri interventi conservativi su immobili di interesse storico e artistico soggetti alla tutela dal Ministero dei beni culturali e del paesaggio. A disposizione circa 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021.
Che cos’è il Bonus Restauro
Il Bonus Restauro copre spese sostenute nel 2021 e 2022 per la manutenzione e il restauro degli immobili di interesse storico e artistico. Sono agevolabili anche gli interventi finalizzati alla sicurezza, alla conservazione dell’edificio e all’eliminazione delle barriere architettoniche.
Il contributo è pari al 50% dei costi sostenuti per i lavori conservativi realizzati negli anni 2021 e 2022, fino a un importo massimo complessivo di 100mila euro per ogni immobile. Il limite di spesa è 1 milione di euro per ciascuno dei due anni, fino all’esaurimento delle risorse disponibili per ognuno di essi.
Chi può beneficiare del Bonus Restauro
L’agevolazione può essere richiesta da persone fisiche che detengono a qualsiasi titolo gli immobili di interesse storico e artistico, a condizione che il fabbricato non sia utilizzato nell’esercizio di impresa. Sono ammessi interventi di restauro ma anche lavori per la realizzazione di impianti che contribuiscono a innalzare il livello di sicurezza, interventi di conservazione del bene e eliminazione delle barriere architettoniche.
Come fare domanda
Le domande vanno presentate al Ministero della Cultura, Direzione generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio, esclusivamente per via telematica dal 1° al 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui è stata sostenuta la spesa.
La domanda dovrà contenere:
- gli estremi del provvedimento di tutela dell’edificio,
- l’autorizzazione a effettuare gli interventi per i quali si richiede il credito d’imposta,
- la data di inizio dei lavori,
- il costo complessivo degli interventi,
- l’elenco delle lavorazioni, ciascuna con il relativo costo, per le quali si chiede il contributo, l’attestazione di effettività delle spese sostenute.
Sarà la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio competente a verificare l’ammissibilità delle istanze e a comunicarne l’esito.