Giornalista
Il Bonus infissi 2024 ha apportato alcune modifiche sugli incentivi fiscali e le agevolazioni cui si potrà accedere nell’anno in corso.
Cerchiamo di capire insieme come funziona e quali sono le novità previste.
Il mercato degli infissi e dei serramenti in Italia vale oltre 7 miliardi di euro di fatturato all’anno. Rappresenta una grande fetta dell’economia e del Made in Italy con più di 22mila aziende del settore rappresentate dall’Unione Nazionale Industrie delle Costruzioni Metalliche, dell’Involucro e dei serramenti (UNICMI). Nell’edilizia residenziale la domanda è cresciuta del +9,3% nel 2023, grazie anche ai Bonus e agli sgravi fiscali.
Nella galassia di questa economia rientrano anche i circa 40mila rivenditori di prodotti e serramenti, 50mila posatori di pavimenti, migliaia di produttori di alluminio e legno.
Il buon andamento di questo settore virtuoso è nelle mani del governo, che a breve deciderà se aumentare gli incentivi, o proseguire sulla via del razionamento delle risorse.
Infissi, serramenti, nuove porte e finestre, pavimenti con tecnologie di ultima generazione. Tutti questi elementi sono indispensabili per una casa green più sostenibile e meno impattante sull’ambiente. Il settore italiano vanta imprese all’avanguardia nella lavorazione dei materiali isolanti.
Gli infissi di ultima generazione sono importanti perché:
Il Bonus infissi di fatto è uno degli incentivi mirati al raggiungimento dell’obiettivo europeo “emissioni zero” sancito con il Green Deal, per proseguire sulla via della transizione energetica.
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Nel 2023 è stato possibile sostituire infissi, porte, pavimenti e serramenti ottenendo il 75% di sgravi fiscali su lavori di edilizia e di ristrutturazione da associare a lavori di abbattimento delle barriere architettoniche.
Nel 2024, invece, non sarà più possibile includere il cambio degli infissi nell’ambito dell’abbattimento delle barriere architettoniche con detrazione al 75%. Dunque, per quest’anno sono stati confermati:
In ogni caso, occorre una valutazione tecnica per verificare l’effettivo risparmio ottenuto, in ottemperanza ai requisiti minimi contemplati dalla normativa, con comunicazione della pratica all’Enea.
Qualora, invece, si cambiassero soltanto gli infissi, il bonus si abbassa al 50% (con la possibilità di abbinarlo al bonus mobili), e non è necessario informare l’Enea, perché è sufficiente la certificazione del produttore.
Ad ogni modo, le installazioni dovranno essere a norma e certificate.