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Via Appia Antica
Roma 7 ottobre 2024

Ritrovato un antico mosaico sulla via Appia Antica


Sulla via Appia Antica a Roma è stato scoperto un mosaico di epoca imperiale: qual è il progetto e com'è fatto il mosaico.
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Vinci Formica

Collaboratrice di Immobiliare.it

A Roma, sulla via Appia Antica, è stato appena ritrovato un antico mosaico di età imperiale. Vediamo insieme qual è il progetto, come è fatto il mosaico e come visitarlo.

Gli scavi di via Appia Antica 39

In via Appia Antica 39 a Roma è recentemente avvenuta un’interessante scoperta archeologica. Infatti, è stato riportato alla luce un rarissimo mosaico di età severiana, durante l’epoca imperiale, risalente a un periodo tra la fine del II e l’inizio del III secolo d.C. 

Lo scavo archeologico che ha permesso questa scoperta fa parte di un progetto interdisciplinare. Infatti, fa parte del progetto denominato ECeC e nasce dalla convergenza tra il lavoro di un team di archeologi, la partecipazione della comunità locale e l’attenzione alla sostenibilità ambientale.

Il progetto intende da un lato valorizzare l’arte e la cultura del passato e dall’altro, parallelamente, guardare al futuro attraverso l’impiego di tecnologie avanzate, quali l’Internet of Things (IoT) e l’intelligenza artificiale, che permettono una migliore comunicazione con i visitatori, una maggiore accessibilità e un’esperienza più immersiva e coinvolgente

Il sito è aperto al pubblico tutti i sabati con visite guidate: i visitatori e i curiosi hanno la possibilità di vedere il mosaico, di seguire i progressi degli scavi e osservare da vicino il lavoro degli archeologi. 

Com’è fatto il mosaico ritrovato sull’Appia Antica

Lo splendido mosaico costituisce una testimonianza artistica molto rara dell’epoca severiana. 

I resti dell’opera sono molto frammentari, ma nonostante ciò presentano un bellissimo intreccio di motivi decorativi e rivestono grande interesse a livello artistico.

Il mosaico, che è composto da tessere bianche e nere, mostra un classico motivo a girali, ossia con elementi vegetali, ma anche dei disegni geometrici a forma di doppia T che incorniciano campi figurati e cornice decorata con semicerchi.

La presenza di questi disegni e lo stile utilizzato hanno permesso agli studiosi di datare l’opera in modo preciso. Infatti è proprio durante i secoli II e III d.C. che vi fu un’importante evoluzione dell’arte musiva romana e che l’arte in generale raggiunse un elevato gusto artistico e un notevole livello di raffinatezza.

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