Articolista giuridico
Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 87/2024, noto come Decreto Sanzioni, entrano in vigore le nuove sanzioni per i crediti edilizi inesistenti e non spettanti, con una significativa riduzione delle multe.
Questo decreto, operativo dal 1° settembre 2024, introduce un ridimensionamento delle sanzioni per le frodi legate ai bonus edilizi, con l’obiettivo di rendere il sistema sanzionatorio più equo e allineato agli standard europei. Si registrano importanti novità riguardanti le sanzioni applicate ai contribuenti che utilizzano crediti edilizi inesistenti o non spettanti.
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Il Decreto Sanzioni si inserisce nell’ambito della riforma fiscale avviata con la Legge 111/2023, con l’obiettivo di rendere il sistema tributario italiano più giusto ed efficiente.
Questo intervento legislativo arriva in un momento in cui le frodi sui bonus edilizi hanno raggiunto livelli preoccupanti. Prima dell’estate 2024, l’Agenzia delle Entrate stimava frodi per un totale di 15 miliardi di euro, di cui 8,6 miliardi sono stati oggetto di decreti di sequestro e 6,3 miliardi sono stati bloccati prima di essere concretizzati.
L’entrata in vigore del Decreto Sanzioni rappresenta una tappa significativa nella lotta contro le frodi sui crediti edilizi, con una revisione delle sanzioni che punta a bilanciare la necessità di punire i comportamenti illeciti con l’obiettivo di non penalizzare chi agisce in buona fede.
Il Decreto Legislativo 87/2024, ha riformato in modo significativo il quadro sanzionatorio per le frodi sui crediti fiscali, inclusi quelli legati ai bonus edilizi. Come accennato in precedenza, tra le novità principali, spicca la riduzione delle multe per la compensazione di crediti inesistenti e non spettanti.
Le nuove sanzioni oscillano ora tra il 25% e il 140% del credito compensato, rispetto ai range precedenti che potevano raggiungere il 200%.
Il decreto chiarisce le distinzioni tra crediti inesistenti e non spettanti:
Una delle modifiche più rilevanti riguarda l’alleggerimento delle sanzioni per chi commette errori di calcolo nell’utilizzo dei bonus edilizi. Se l’errore viene corretto prima della presentazione della dichiarazione dei redditi, la sanzione è di 250 euro, un significativo calo rispetto alle pene più severe applicate in passato.
Inoltre, se il credito è utilizzato in modo non conforme alle modalità previste, ma la violazione viene sanata entro i termini di legge, la sanzione resta limitata a 250 euro. Questo rappresenta un ulteriore passo verso un sistema sanzionatorio più proporzionato e volto a favorire la compliance da parte dei contribuenti.
In questa tabella riportiamo le modifiche più rilevanti apportate dal Decreto Sanzioni, evidenziando la riduzione delle sanzioni e le condizioni specifiche per l’applicazione delle nuove pene:
Tipologia di Credito | Sanzione Precedente | Nuova Sanzione | Criteri di applicazione |
---|---|---|---|
Crediti Inesistenti | 100% – 200% del credito compensato | 70% del credito compensato | La sanzione può essere raddoppiata fino al 140% in caso di frode con documentazione falsa. |
Crediti Non Spettanti | 30% del credito compensato | 25% del credito compensato | Si applica in caso di utilizzo del credito superiore a quanto dovuto per errori di calcolo o violazioni di norme. |
Correzione Errori di Calcolo | Sanzioni variabili | €250 | Si applica se l’errore viene corretto prima della presentazione della dichiarazione dei redditi. |
Violazione di Modalità di Utilizzo | Sanzioni variabili | €250 | La sanzione si applica se la violazione viene sanata entro i termini di legge. |