Non tutti sanno che la città di Bologna possiede una parte sotterranea molto interessante, legata alla sua storia e costituita da gallerie, cisterne e canali.

Esiste, infatti, una fitta rete di canali d’acqua, realizzati fin dal Medioevo e poi in gran parte coperti in epoca moderna. Vediamo qual è la storia dei canali di Bologna e quali sono. 


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La storia dei canali di Bologna

La città sorge su una lieve pendenza e nel suo territorio sono presenti diversi corsi d’acqua, in primis il torrente Aposa, che la attraversa, e il torrente Avone, che si trova a sud dell’agglomerato urbano. 

A partire dalla presenza di questi corsi d’acqua naturali, nel corso del Medioevo venne realizzata, grazie a conoscenze ingegneristiche notevoli per l’epoca, una rete di canali che attraversava la città. 

Questi ultimi avevano due importanti scopi:

I canali quindi erano importanti per lo sviluppo dell’economia, per la produzione e per i commerci. 

Tra il X e il XIV secolo, questa rete di canali fu perfezionata a partire da due opere quali la Chiusa di Casalecchio sul fiume Reno e la Chiusa di San Ruffillo sul fiume Savena

La deviazione delle acque di questi fiumi portò alla realizzazione dei canali, lungo un reticolo di circa 60 chilometri. A partire dall’Ottocento e poi nella prima metà del Novecento, come è avvenuto anche in altre città italiane, per esempio Milano, i canali furono coperti e interrati per risanare e bonificare aree malsane e per permettere l’espansione urbanistica. 


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Quali sono i canali di Bologna

I canali continuano a essere al di sotto della città e, in alcuni tratti, è possibile vederli in superficie, come dalla finestrella di via Piella sul Canale delle Moline. 

Nel mese di ottobre il Consorzio che gestisce i canali della città prosciuga le condutture artificiali per la manutenzione e la pulizia: in questi periodi sono possibili visite guidate lungo alcuni tratti sotterranei dei canali bolognesi.

Tra i punti di accesso vi è il Guazzatoio di via Righi, che un tempo fungeva da luogo per l’abbeveraggio degli animali. 

Il reticolo dei canali coinvolge i comuni di Bologna, Casalecchio di Reno e Castelmaggiore ed è indicato da una segnaletica di 66 cartelli posizionati in punti strategici su ponti o muri, che sono utili per cittadini e turisti per conoscere l’antica storia di Bologna. 

I principali canali della città sono:

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