La Villa Sani-Poluzzi è ubicata a Bondeno in Via Pironi. L’edificio si sviluppa in posizione prospiciente l’argine del Panaro, verso il quale guarda il prospetto principale dietro il quale si sviluppa il giardino. Il complesso edilizio comprende, oltre alla Villa padronale, una seria di edifici dislocati a cingere l’ampio giardino e cortile: il magazzino e area di lavorazione, la stalla per i cavalli, il granaio e altri depositi.
Fonti storiche: il complesso architettonico risale al XVI secolo, con importanti interventi architettonici e decorativi del XVIII e del XIX secolo; faceva parte di un grande possedimento agricolo del quale si conserva il nucleo padronale. Fu posseduta da importanti famiglie : i Lollio, i Grosoli e i Righini. Il primo documento è del 1735, nel 1759 entra nelle proprietà del conte Ercole Lolli Brancaleoni che la ristruttura lasciando traccia dell’intervento sulla facciata. Nel 1800 viene venduta ai fratelli Pietro e Federico Pironi, e da questi dvisa in 2 abitazioni con iscrizione sullo scalone decorato che richiama la data del 1802. I Pironi aggiungono altri fabbricati di servizio. Il complesso passa nel 1901 al conte Giovanni Grosoli, senatore del Regno. Nel 1938 la proprietà passa alla famiglia Sani che la manterrà sino al 1976 quando venne acquistata dalla attuale proprietà Poluzzi .
La Villa è un edificio a pianta rettangolare con copertura a 2 spioventi, appartiene a una tipologia cinquecentesca molto presente nel ferrarese. Presenta androne centrale longitudinale con vani quadrangolari ai lati e un corpo scala su 1 lato, si sviluppa su 3 livelli ed è per la maggior parte intonacata. I 2 prospetti principali appaiono diversi tra loro, in quanto il fronte strada mostra solo 2 livelli superiori al fabbricato, il piano nobile e il secondo. L’attuale configurazione della villa risale al 1760 quando Ercole Lollio Brancaleoni la sottopose ad un importante intervento di restauro con cicli decorativi tra il XVIII e il XIX secolo.
Il piano nobile è caratterizzato da numerose ampie stanze decorate principalmente nei soffitti con pitture murarie ancora ben conservate.
I solai sono controsoffittati a seguire la struttura delle travi in alcune stanze, in altre a forma di volta.
Al piano terreno si accede direttamente dal parco interno, un tempo era dedicato alla servitù, oggi adibito a servizio zona giorno con solai in legno a vista e pavimenti in cotto con ambienti in ottime condizioni abitabili.
La scala interna affrescata che un tempo dal piano terra serviva da collegamento con il piano nobile e la mansarda, oggi mette in collegamento solamente il piano terra con la mansarda per via di una tamponatura in muratura (riapribile) che ne impedisce l’utilizzo. Si utilizza allo scopo un più piccola e meno comoda scala interna.
Edifici annessi alla proprietà accessibili dal parco: la villa nel suo insieme ha mantenuto la tipologia di villa padronale presentando intatti gli edifici annessi disposti ai margini dell’ampio parco arri