Nei pressi di Acqui Terme, disegnata sul morbido profilo delle colline del Monferrato, splendida Villa opera di Marcello Piacentini ed altri architetti razionalisti.
Due sono i corpi di fabbrica principali attorno ai quali si articola uno dei più straordinari giardini moderni d'Italia, creato da Pietro Porcinai e attorniato da 26 ettari di vigneti e boschi di proprietà.
Lo spettacolare giardino italiano, opera del noto architetto paesaggista, nel 2011 è stato premiato come giardino più bello d'Europa al prestigioso "European Garden Award".
Unico esempio in Italia di stretta collaborazione tra architetti, pittori, scultori e mecenati per dare vita alla creazione di una Dimora padronale, il compendio immobiliare si sviluppa su due corpi principali, due ville di servizio ed uno scenografico mausoleo ed è caratterizzato dalla presenza di importanti opere d'arte.
Nel 1920 i Conti Ottolenghi, Arturo e Herta von Wedekind zu Horst, affidarono la progettazione di Villa Ottolenghi prima a Federico d'Amato e in seguito al celebre architetto Marcello Piacentini. Il mecenatismo degli Ottolenghi portò a Monterosso un buon numero di artisti: Ferruccio Ferrazzi, Fortunato Depero, Adolfo Wildt, Libero Andreotti, Fiore Martelli, Arturo Martini, Rosario Murabito, Venanzo Crocetti. Fu proprio a Villa Ottolenghi che Arturo Martini produsse e portò alcune delle sue opere più importanti tra cui "Il Tobiolo, Adamo ed Eva, i Leoni di Monterosso.. . ".
Non lontano dalla villa il Mausoleo, oggi "Tempio di Herta" con il suo parco di sempreverdi ricavato da un preciso disegno scenografico che prende il nome di "Paradiso Terrestre".
L'enorme portale del Tempio, di bronzo, nichel e rame inciso, monumentale opera dei maestri Ernesto e Mario Ferrari, fa da preludio alla bellezza degli affreschi di Ferruccio Ferrazzi e dei mosaici realizzati dalle scuole musive Vaticana e di Ravenna.
Poi intorno alla villa, oltre al già citato Giardino formale, il Pozzo, gli Studi, il Cisternone e la Passeggiata che corre lungo il perimetro del complesso, i Graffiti, il Pergolato di glicine, la Piscina, la Cantina... tappe di un percorso di scoperta che sorprende per la cura del particolare.