La villa risale ai primi anni del ‘900 ed è stata la residenza di una famiglia di fornaciai che nell’area adiacente avevano l’attività di laterizi.
La villa è circondata da un parco di ca 4000 mq e ha un ingresso in via Giotto 56 e un altro sul lato opposto raggiungibile per una strada sterrata privata; si caratterizza per il rivestimento in mattoni rustici rossi e per la torretta da cui si domina la zona intorno adibita a coltivazioni.
I due piani principali sono collegati da una scala in ferro battuto e presentano in parte pavimenti di cementine originali. Gli infissi esterni in legno marrone e vetro sono chiudibili con scuri ed esternamente da persiane.
Il piano seminterrato, dove in origine c’era la lavanderia e un grande garage, aveva il soffitto a volte in mattoni, ora ricoperto.
Tutte le finiture e gli impianti sono originali e la villa richiede una globale ristrutturazione.
Il tetto in tegole portoghesi di colore scuro, la lattoneria in rame sono entrambi in buono stato di conservazione.
L’intera proprietà rientra nella normativa del Parco delle Groane
Non vi sono limitazioni per il costruito. Destinazioni lecite: artigianali, commerciali, residenziali, ristorazione, eventi, allevamento, agriturismo ed altre.
La villa va conservata per intero.
Milano dista ca mezz’ora d’auto, Saronno ca 15 minuti; a Varedo c’è la stazione delle Ferrovie Nord