Perdendosi nelle campagne tra Tricase e Tricase Porto e imboccando una stradina alberata arriviamo davanti all’ingresso della Masseria.
Appena entrati, ci troviamo su una piazzetta con un imponente arco incorniciato da alberi di canfora che ci invita ad entrare.
Suscita curiosità, un fazzoletto ritrovato tanti anni fa, testimone di una storia d’amore e diventato simbolo della Masseria.
Il delicato ricamo volutamente trasformato in un mosaico in una delle stanze.
La proprietà si sviluppa come un piccolo villaggio, la masseria con un trullo, una lamia con patio e una pajara circondata da un frutteto.
La proprietà si apre da un lato su una grande terrazza pavimentata con chianche pugliesi e basolato ed ombreggiata da grandi alberi e dall’altro un pergolato piacevole per pranzi e cene all’aperto, circondati da un bel giardino che diventa campagna.
La zona giorno che si sviluppa su un solo livello, è composta da una serie di stanze luminose e spaziose, con pavimenti in pietra di Trani, camini originali in tufo in ogni stanza, volte a botte e grandi vetrate in ferro battuto.
Parte della proprietà abbraccia il trullo, dando un'impressione di apertura, che offre un panorama di pietre a vista e cactus monumentali.
La zona notte è divisa in due camere con bagni en suite nell’ala principale, due camere con bagni en suite nella Pajara e una camera con bagno en suite nella lamia.
Una proprietà unica, curata nei minimi dettagli, che traspira storicità nei materiali recuperati e riutilizzati in modo raffinato pur garantendo un senso di design minimalista in un’armonia perfetta.
Passeggiando sotto il pergolato a croce di glicine e gelsomino, tra agrumeto e rose, si raggiunge la piscina, delimitata da muretti a secco con terrazze di ghiaia, prati sensoriali, salottini esterni e zone relax