Casa unifamiliar via Maggiore 27, Pianaccio, Lizzano in Belvedere

LIZZANO Pianaccio Questa grande casa che oggi è divisa in appartamenti destinati ad una sorta di albergo diffuso gestito dalla famiglia Biagi, ha una storia lunghissima.
Ho chiesto alla proprietaria Maria di farmi un breve racconto e ne è venuta fuori questa simil- intervista.... e mi sembra anche ovvio, considerato che proprio da qui, da Pianaccio, proveniva il giornalista di fama internazionale Enzo Biagi.
Una curiosità del posto: gli abitanti di questa frazione si chiamano tutti (o quasi tutti) Biagi, quindi è fcile confonderli!
"Ciao Maria, raccontami un po' della tua casa"
"Ciao Lucie la mia casa come la vedi oggi ha origini molto antiche" mi dice "In paese è chiamata 'La Cà nova d'la maestra' che traducendo il pianaccese significa 'la nuova casa della maestra'. Credo proprio che questo nome derivi dalla mia bisnonna che era maestra qui a Pianaccio.
Allora, la nostra casa è stata costruita nel 1904 dai miei bisnonni Olindo e Giuseppina ed era destinata ad albergo, il Pizzetto. In un angolo delle fondamenta i miei bisnonni murarono una bottiglia che conteneva una serie di monete dell'epoca, un santino della Madonna e un breve scritto che ricordava l’evento.
Nel tempo, unitamente all'attività di albergo, questi muri hanno ospitato una piccola drogheria con latteria e una simil-scuola che ha visto passare decine e decine di bambini. Proprio in questa simil-scuola insegnava la mia bisnonna che era maestra elementare; fra i tanti bimbi che si sono formati qui anche don Giovanni Fornasini poi divenuto beato e il famoso giornalista Enzo Biagi.
Le lezioni si tenevano di mattina in un grande salone detto "il camerone" che aveva ingresso dal giardino. Pianaccio in quegli anni non aveva ancora una vera e propria scuola statale ufficiale e la scuola di mia bisnonna ha sopperito alla mancanza.
Nel pomeriggio, le bambine ritornavano qui per imparare a ricamare.
Successivamente la gestione dell'albergo passò ai miei nonni che la condussero, con la sola pausa della guerra, fino agli anni 60 e poi ai miei genitori. Sai che nel '67 i miei genitori vinsero perfino una medaglia d'oro per l'alta qualità dell'ospitalità!" mi dice tutta fiera.
"Arriviamo così agli anni '80" continua Maria "quando io e mio fratello ereditiamo la struttura e la trasformiamo in residence turistico composto di tre piccoli appartmenti che cediamo tutt'ora in affitto a turisti e viandanti.
Amo moltissimo la mia casa e mi piace tantissimo il suo giardino che curo personalmente."
Piaciuta la storia?
che altro dire... la casa è divisa in tre appartamenti indipendenti più quello di Maria, poi c'è un grande garage, una cantina e un grande giardino.
Non saprei come altro descriverti la casa, è talmente grande e densa di cose da dire e raccontare che finirei tutti i caratteri disponibili.
Se ti interessa conoscerla meglio chiamami che ti racconto tutto al meglio!
Ciao!