Madonna del piano/trav, Strada dei Loggi: in zona agricola, ben servita delle primarie vie di comunicazione, a due passi dalla città, proponiamo complesso rustico da recuperare con varie possibilità di ampliamento volumetrico consentito.
Il complesso immobiliare attualmente è costituito da:
- edificio principale su 2 livelli per complessivi 285 mq ca.
- edificio essiccatoio su vari livelli per complessivi 230 mq ca.
- tettoia per complessivi 85 mq ca.
Incrementi volumetrici consenti:
- per quanto attiene l'edificio principale l'incremento è consentito nella misura pari a 130 mq
- per quanto attiene l'essiccatoio l'incremento consentito è pari a 30 mq
Riferimenti urbanistici:
Legge di riferimento: L.R. 1/20151 e R.R. 2/2015
Art. 91 (Interventi relativi agli edifici esistenti).
“ 1. Nei singoli edifici destinati a residenza sono ammessi gli interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, nonché, per quelli già esistenti alla data del 13 novembre 1997, ampliamenti per un incremento massimo di 100 mq di SUC.
6. Per gli edifici rurali esistenti, non adibiti a residenza ancorché utilizzati per uso diverso dall’attività agricola, sono consentiti gli interventi edilizi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia ed urbanistica. Gli interventi di ristrutturazione urbanistica, con riferimento ai quali è prevista la demolizione e ricostruzione degli edifici in sito diverso, sono consentiti purché la ricostruzione del fabbricato avvenga nelle aree dove sono già presenti edifici, a distanza non superiore a cinquanta metri dall’edificio più vicino o dal suo successivo ampliamento ancorché l’edificio stesso è situato nel territorio di un comune confinante.
10. Per gli edifici rurali esistenti alla data del 13 novembre 1997, non adibiti a residenza, ancorché oggetto di interventi edilizi dopo tale data e anche se utilizzati per uso diverso dall’attività agricola, gli interventi possono comprendere anche il cambiamento di destinazione d’uso, come previsto al comma 8, purché tali edifici siano in muratura o a struttura in cemento armato o metallica chiusa almeno su tre lati. Gli edifici devono ricadere, anche a seguito degli interventi di ristrutturazione urbanistica, da effettuare con le stesse modalità di cui al comma 6, nelle aree dove sono già presenti edifici di tipo abitativo o ricettivo, misurando la distanza non superiore a cinquanta metri da questi.