La terra rossa, le rocce calcaree, i muretti a secco, le "pajare"( tipiche costruzioni di campagna) ma soprattutto, la "pellicola" del silenzio intorno, costituiscono l habitat ideale in cui i maestosi alberi possono crescere e dare il meglio nei secoli...
Maestosità che raccoglie memorie di amori passati, fatiche di contadine e dei loro figli!
Una storia lenta quella del Salento, ma ricca; basti pensare al borgo di Alessano, di cui fa parte il terreno in questione.
Alessano è stata sede vescovile in quella che attualmente è la Chiesa Madre, ma vanta anche un Convento dei Frati Cappuccini con un altare risalente al XVIII secolo ed una pala raffigurante il "Perdono di Assisi".
Culla materna di Don Tonino Bello, presidente di Pax Christi, promotore della marcia su Sarajevo nel 1992, Vescovo di Molfetta, è stato uomo di pace e fede, ora sulla via della beatificazione.
Intorno al borgo di Alessano, a 200m sul livello del mare, in zona Cianci si trova una distesa di ulivi secolari tra muretti a secco e pajare che sembrano aver fermato il tempo.
Il terreno in questione è di 18330 mq, con una liama a botte.