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Si tratta di uno storico e doppio frantoio ipogeo che risale presumibilmente tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo con alcune aree verosimilmente anche più antiche.
Con una superficie coperta di circa 500 mq e un terreno di circa due ettari, situato in un suggestivo contesto rurale nel cuore della campagna salentina in provincia di Lecce, precisamente nel Comune di Vernole, questo storico frantoio rappresenta un vero e proprio gioiello sotterraneo che testimonia l’antica arte della produzione dell’olio d’oliva.
Scavato in una specie di pietra calcarea più, o meno dura detta volgarmente Leccese, rappresenta un luogo suggestivo ed affascinante, dove il tempo sembra essersi fermato e dove si respira ancora il profumo del lavoro di un tempo.
Di fatto, i frantoi ipogei sono antichi frantoi sotterranei utilizzati, sin dall’epoca medievale, per la produzione di olio d’oliva. La scelta di scavare questi frantoi sottoterra era legata a diversi fattori: innanzitutto, la temperatura costante del sottosuolo permetteva di lavorare l’olio in modo ottimale, mantenendo intatta la sua qualità. Inoltre, la posizione sotterranea offriva protezione dalle incursioni dei pirati e dalle intemperie, consentendo di lavorare anche durante i mesi più freddi.
I frantoi erano vere e proprie strutture organizzate, con spazi per la lavorazione delle olive, aree per la conservazione dell’olio e ambienti dedicati ai lavoratori, che spesso trascorrevano lì intere settimane durante la stagione della raccolta e della lavorazione.
La data "1794" incisa sulla pietra, posta all' interno del frantoio, rafforza la secolare presenza della struttura produttiva sul territorio rendendolo un esempio unico nel suo genere.
Si accede al frantoio grazie ai due ingressi, le due scale a rampa rettilinea coperte con una volta del tipo " a botte" consentono l' accesso ai 15 vani con altezza molto variabile ( da 1.90 a metri 2.60 circa).
Le grosse pietre molari perfettamente conservate allo stato originario e una suggestiva nicchia d' epoca hanno permesso la nascita di un caratteristico albero all' interno della struttura ipogea creando un'atmosfera intima e accogliente.
Sulle superfici verticali del banco roccioso calcarenitico si notano diversi alloggiamenti per i pozzi luce/lucerne, che servivano per dare luce al frantoio durante le fasi del ciclo produttivo.
L' opificio è stato produttivo sino ai primi del 1900.